Parole magiche

Moltitudine di scatole, una porta molto pesante, entrate e uscite continue sulla strada, e per di più una pioggia persistente. Questo è stato lo scenario del nostro trasloco qualche giorno fa. Eravamo esauste! Ma, in mezzo a tutto questo, una sorpresa: i vicini. La maggior parte adulti, bambini e anziani che incontravamo ci davano una mano. Casualità? Non lo so, ma è andata così. Noi che trasportavamo scatole e qualcuno che ci teneva la porta. Ci bloccavamo nel corridoio stretto che portava alla porta principale e qualcuno ci aiutava. Ci cadeva qualcosa, e qualcuno lo raccoglieva… Per una cosa o per l’altra, le parole che si ripetevano di più erano “per favore”, “scusa” e… “grazie!”

Sapete che queste vengono chiamate parole magiche? Io non ne avevo idea. Secondo gli esperti sono “magiche” perché creano qualcosa di “magico”: fanno sentire una persona importante, calmano gli animi, rafforzano i legami e, a volte, riparano relazioni tese. Non so voi, ma io almeno mi sentivo così, sia dicendole che sentendole da loro. Gli intenditori dicono che sono il lubrificante della cortesia. Cortesia? Secondo la RAE, questa significa l’atto con cui si manifesta l’attenzione, il rispetto o l’affetto che qualcuno ha verso un’altra persona. Oggi potremmo tradurla come “umanità”.

Recentemente ho letto un’intervista a Mario Alonso Puig, dottore in Chirurgia Generale e membro dell’Accademia delle Scienze di New York. In essa parlava della “necessità di recuperare un senso umanistico della vita e di trattarci con affetto gli uni con gli altri.” “Resetta la tua mente: scopri di cosa sei capace”, è il titolo del suo libro. In esso ci incoraggia ad agire – senza dirlo – nel quadro delle parole magiche: dalla bontà, generosità, rispetto ed empatia. “Facendo questo – diceva – liberiamo ossitocina, che è l’ormone della felicità. Offri agli altri il meglio di te stesso, non il peggio.” Proprio quello che hanno fatto i nostri vicini.

Il nostro trasloco è stato “magico”, ma non in stile Harry Potter. Il “scusa!”, “per favore!” e “grazie!”, ci ha fatto sentire la meraviglia che rende straordinario ciò che è ordinario.

Questo incantesimo è alla portata di tutti!… Vuoi provarlo?

Rosario Garrido SEMD Madrid

Chantal CaravaggiParole magiche

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